Il mito

Il secondo piano è dedicato alla battaglia di Vittorio Veneto (24/10/18-4/11/18) e al mito che ad essa seguì.

Le tre sale consentono al visitatore di immergersi in un’atmosfera che ricorda da vicino lo spirito con il quale il Museo vide la sua nascita nel 1938, in epoca fascista: tra gli elementi fondanti di tale ideologia c’era la Grande Guerra o, per meglio dire, le rivendicazioni che il suo esito aveva lasciato pendenti. Partendo da questa considerazione si nota come la versione storica della battaglia, raccontata nella prima sala, non fu quella utilizzata dal fascismo, che preferì promuovere una versione alternativa, di maggior fascino e presa: il mito.

Nelle due restanti sale si è voluto conservare lo stile espositivo di ieri, con il suo carico di storicismo che attraverso i numerosissimi reperti esposti ci racconta degli eroi e dei caduti; manifesti, fotografie e proclami, su tutti il bollettino del 4 novembre 1918, testimoniano oggi la versione mitizzata propria del fascismo.

Il visitatore non si aspetti un percorso definito, ma si prepari a viaggiare liberamente, scegliendo se analizzare una foto, un documento o un oggetto. Un piccolo museo nel grande museo.