Il complesso museale

Il complesso museale è costituito da tre edifici comunicanti, il cui corpo principale è costituito dal Palazzo della Comunità di Ceneda. Pregevole edificio realizzato per ospitare la sede della municipalità, fu costruito tra il 1536 ed il 1537, all’epoca del vescovo Giovanni Grimani, su di un progetto che, secondo una tradizione non documentata, andrebbe attribuito a Jacopo Tatti detto il Sansovino (Firenze, 1486 – Venezia, 1570).

Quando,  nel 1866, dalla fusione delle comunità di Ceneda e Serravalle, nacque la città di Vittorio,  il palazzo perse la sua funzione civica. Venne ridotto a semplice magazzino, deposito di derrate e di altri strumenti agricoli, salvo poi venir recuperato  nel  1938 per ospitare il Museo della Battaglia di Vittorio Veneto.

Le sale espositive sono disposte sui tre livelli del palazzo e collegate da una scala monumentale. Di notevole valore sono le decorazioni che abbelliscono l'antica sede municipale nella Loggia esterna e nel salone, destinato agli incontri del consiglio di Ceneda e denominato Aula Civica.

Al piano terra, adiacente all’edificio principale si trova la piccola chiesa barocca, ormai sconsacrata, di S. Paolo al Piano, detta “San Paoletto”. In origine era la chiesa dell’attiguo cimitero (trasferito nel 1847 in quello nuovo). Sede della “Scuola della Buona Morte”, che si occupava del decoro dei funerali e del seppellimento dei morti, divenne poi sede delle Confraternite di “San Filippo Neri” e della “Madonna del Carmine”. L’edificio è a navata unica, con cantoria, battistero e altare ancora presenti. Questo spazio è dedicato, nell’allestimento museale, ad accogliere il laboratorio multimediale permanente.

Il terzo edificio costitutivo del Museo è l’ala nuova, ricavata in quella che era la casa del custode, poi convertita, in epoca più recente, in sede distaccata dell’ufficio postale di Vittorio Veneto e infine inglobata nella nuova disposizione del museo, diventando il moderno ingresso in acciaio e vetro, con ai piani i relativi servizi del Museo.