L'edificio
Nel 2012 l’antico complesso cinquecentesco è stato oggetto di un intervento integrato che ha comportato un restauro conservativo e di consolidamento strutturale, un recupero funzionale e il rinnovo impiantistico; anche l'allestimento ha subito una radicale trasformazione, pur mantenendo, in una sezione, l'antica storia di se stesso.
Per ottimizzare gli spazi disponibili si è deciso di realizzare nel vertice nord-occidentale del complesso un nuovo avancorpo che ha consentito un doppio sistema di distribuzione verticale e di creare un nuovo spazio con funzioni di accoglienza e foyer-biglietteria. La ricerca di un'immagine architettonica più adeguata ed aderente alla destinazione pubblica e museale dell’edificio ha portato alla scelta di realizzare il nuovo corpo di fabbrica in vetro e metallo crudo, così da accostare alla monumentalità dell’antico contenitore, una immagine di contemporaneità, adeguata sia al contenuto espositivo sia al rinnovato ruolo del Museo come emergenza culturale del territorio.
Sono stati depurati da funzioni museali il Loggiato e l’Aula Civica, riconsegnati in questo modo alla loro primitiva destinazione pubblica come luoghi della memoria comunitaria. In particolare l’Aula civica è stata liberata dalla presenza di qualsiasi funzione museografica e predisposta per riunioni, incontri e piccole attività convegnistiche, indipendenti dal circuito di visita museale.
Strettamente integrato nel circuito di visita museale, ma dotato all'occorrenza di una propria autonomia gestionale, è il Laboratorio multimediale permanente del Museo collocato nella Chiesetta di S. Paolo al Piano. Lo spazio della navata, improntato alla massima flessibilità d'uso, è utilizzato anche per piccole mostre temporanee, incontri, concerti.