Visita in trincea
Coperchio di gavetta e grattugia
Datazione: sec. XX, primo quarto
Dimensioni: lunghezza totale (cm) 16 - larghezza (cm) 10 - altezza (cm) 2.5
Materiale: alluminio
Descrizione: coperchio per gavetta di produzione italiana in uso nella prima guerra mondiale. Presenta al centro uno squarcio, probabilmente un foro di proiettile o di scheggia, cui sono stati aggiunti altri piccoli buchi, in modo da renderlo utilizzabile come grattugia.
Gavetta
Datazione: sec. XX, primo quarto
Dimensioni: lunghezza (cm) 16 - larghezza (cm) 10 - altezza (cm) 12
Materiale: alluminio
Descrizione: gavetta di produzione italiana in uso nella prima guerra mondiale. L’esemplare in oggetto è completo di maniglia per il trasporto fissata ai lati e reca delle lettere incise, probabilmente dal possessore, sul davanti e sul retro.
Iscrizioni: sul davanti: CCXV e sul retro CCVV.
Borracce
Datazione: sec. XX, primo quarto
Materiale: legno, ferro o alluminio, cuoio, stoffa
Descrizione: vari modelli di borracce, di forma e materiale diverso.
Borraccia in legno con bordature in ferro in dotazione all’esercito italiano, modello Guglielmetti 1874. L’esemplare in oggetto è privo di accessori in cuoio, ma è completo del tappo in legno fissato alla borraccia tramite un cordoncino. Presenta alcuni buchi di tarli. Altezza (cm) 20.
Borraccia di alluminio in dotazione all’esercito austriaco, smaltata di verde all’esterno e di bianco all’interno. Reca nella parte superiore due ganci per l’attacco della cinghia in cuoio per il trasporto ed è priva di tappo. Presenta delle ammaccature con ruggine nella parte bassa. Altezza (cm) 20, lunghezza (cm) 9.
Iscrizioni: sul davanti reca una scritta bianca inserita in un tonfo: LICETFALU, 1917, separati da due stelle a sei punte.
Borraccia in alluminio ricoperta in stoffa e cuoio di produzione austriaca, di forma rettangolare, con un anello metallico intorno al collo e un tappo in alluminio. Presenta una bretella in stoffa e cuoio, utile per appenderla alla cintura. Altezza (cm) 23 e lunghezza (cm) 15.
Iscrizioni: sul cuoio della bretellina sono incise le lettere M.E.
Medicazioni
BOCCETTA DI NEURINASE
Datazione: sec. XX, primo quarto
Dimensioni: altezza totale (cm) 13 - lunghezza (cm) 4
Materiale: vetro
Descrizione: boccetta di Neurinase senza tappo. Questo medicinale, disponibile presso le sezioni di sanità dell’esercito italiano, era un calmante a base di valeriana e barbiturici, usato anche contro l’insonnia che i soldati soffrivano in trincea. La bottiglietta presenta una scritta in rilievo sul lato ed è color ocra.
CONFEZIONE DI GARZE DI MUSSOLA
Datazione: sec. XX, primo quarto, 1917
Dimensioni: lunghezza scatola (cm) 16 - altezza scatola (cm) 9; lunghezza garze (cm) 500 - altezza garze (cm) 9
Materiale: cartone e mussola
Descrizione: scatola di cartone chiusa con spago, contenente 10 garze in mussola per la medicazione di ferite. La mussola è un tessuto costituito da filati fini a trama molto rada di cotone, lino o lana. Ogni militare ne aveva una confezione in dotazione nel suo pacchetto di medicazione, assieme a una fialetta di tintura di iodio.
Iscrizioni: in un rettangolo in alto a destra: N. 10/Fasce di Mussola/IDROFILA/di metri 5x0,09/FARMACIA CENTRALE MILANO. Uno dei quattro pacchetti uguali reca un piccolo adesivo circolare con la scritta: AGOSTO-SETTEMBRE 1917.
Tubetti di soluzione di iodio
Datazione: sec. XX, primo quarto
Dimensioni: altezza (cm) 6 - diametro (cm) 1.5
Materiale: cartone
Descrizione: due tubetti rivestiti di carta contenenti soluzione di iodio al 5%, integri e ancora chiusi. La soluzione di iodio era usata come disinfettante e ogni soldato ne aveva nella propria dotazione sanitaria.
Iscrizioni: sui tubetti: uso esterno/ soluzione di jodio 5%/ farmacia centrale militare Torino.
Elmetto inglese
Datazione: sec. XX, primo quarto, 1914
Dimensioni: lunghezza totale (cm) 30 - altezza (cm) 13
Materiale: acciaio
Descrizione: elmetto in dotazione agli eserciti inglese, americano e dei Paesi del Commonwealth durante la Prima Guerra Mondiale, forgiato partendo da un due pezzi, uno per la cupola e uno per il frontino. Chiamato “elmetto a padella” per la sua forma, era praticamente inutile poiché a malapena fermava le schegge di proiettili. Presenta un foro di proiettile ed è privo dell’imbottitura interna e della cinghia.
Mandolino
Datazione: sec. XX, primo quarto, 1918
Dimensioni: altezza totale (cm) 50
Materiale: legno
Descrizione: Mandolino a otto corde realizzato con materiali di recupero: la cassa armonica è ricavata da una borraccia italiana mod. 1874 in legno. Rientra tra gli oggetti definiti “souvenir di trincea”, ovvero oggetti ludici o decorativi ricavati da materiali in uso nelle trincee e introdotti così in aspetti della vita non militari.
Il fondatore del Museo Luigi Marson nel primo catalogo, datato 1943, riporta una breve testimonianza su questo oggetto: “Durante la resistenza sul Piave del giugno 1918, un soldato che aveva un mandolino restò colpito a morte e gravemente mutilato rimase anche il mandolino, che perdette la cassa risuonante. I superstiti pensarono di ricostruirlo adattando al posto della casa una borraccia; sembra anzi si tratti della stessa borraccia dell’eroico Soldato caduto”.
Braccialetti realizzati con corone di forzamento di proietti
Datazione: sec. XX, primo quarto, post 1915
Dimensioni: diametro (cm) 7 - altezza (cm) 3
Materiale: bronzo
Descrizione: braccialetti realizzati con corone di forzamento di proietti d'artiglieria.
Si tratta di alcuni dei tanti cimeli, detti “souvenir di trincea”, che documentano il lungo e laborioso riutilizzo dei materiali bellici di scarto o di recupero; spesso i soldati stessi, nelle lunghe pause tra i combattimenti, impiegavano il loro tempo con piccoli lavori di artigianato.
Nella foto: braccialetto a tre spire con testa di serpente stilizzata.
Vaso e calice realizzati con bossoli
Datazione: sec. XX, primo quarto
Dimensioni: altezza totale (cm) 27 - diametro (cm) 8
Materiale: bronzo
Descrizione: bossoli di granate per artiglieria austriaca M5 lavorati a sbalzo, a mano, per realizzare decorazioni vegetali, in particolare foglie di edera; anche i bordi sono lavorati e uno dei due presenta una strozzatura nella parte bassa, come fosse l’impugnatura per un calice. Queste lavorazioni ne suggeriscono il riuso come oggetti decorativi.
Si tratta di due dei tanti cimeli, detti “souvenir di trincea”, che documentano il lungo e laborioso riutilizzo dei materiali bellici di scarto o di recupero; spesso i soldati stessi, nelle lunghe pause tra i combattimenti, impiegavano il loro tempo con piccoli lavori di artigianato.
Front, rivista per militari austro-ungheresi
Datazione: sec. XX, primo quarto, 1918
Dimensioni: altezza totale (cm) 29 - lunghezza (cm) 22
Materiale: carta
Descrizione: giornale di trincea per le truppe austro-ungariche, scritto in tedesco e ungherese, stampato a Vittorio Veneto. Sulla copertina c’è una fotografia di una coppia di soldati austro-ungarici a cavallo, che la didascalia dice essere padre e figlio. Anno 2, numero 16.
Iscrizioni: Intestazione accanto alla testata: HERAUSGEGEBEN VOM ARMEEKOMMANDO G.O. ERZHERZOG JOSEF/ [traduzione ungherese]/ 2. JAHRG. 16. HEFT 2.ÉVF. 16. SZÀM; didascalia sotto alla foto: Vater und Sohn (Phot. R. Balogh) Apa és fiu.
La Tradotta, giornale di trincea della Terza Armata
Datazione: sec. XX, primo quarto, 21 marzo 1918
Dimensioni: altezza totale (cm) 38 - lunghezza (cm) 26
Materiale: carta
Descrizione: giornale di trincea settimanale della Terza Armata. La copertina mostra un soldato tedesco comodamente seduto al tavolo di una famiglia russa, intento a mangiare il loro cibo davanti ai loro sguardi atterriti. Numero 1, 21 marzo 1918, anno I. Edito dal 1918 al 1919, prima a Reggio Emilia e dall’aprile 1919 a Milano.
Iscrizioni: sotto la testata: N. 1 GIORNALE SETTIMANALE DELLA 3^ ARMATA 21 MARZO 1918; sotto la tavola illustrata: I russi hanno fatto la pace coi tedeschi. Dedica manoscritta sul bordo destro.
Targhe metalliche
Datazione: sec. XX, primo quarto, 1918
Dimensioni: lunghezza totale (cm) 15 - altezza (cm) 10
Materiale: ferro
Descrizione: nove targhe commemorative con incisi i nomi di caduti dell’esercito austro-ungherese riconosciuti e la data di morte, o un’iscrizione generica per i non identificati. Erano usate per segnalare le sepolture temporanee dei caduti, in modo da poterli ritrovare e rimpatriare una volta terminato il conflitto.
Iscrizioni: dall’alto in basso, da sinistra a destra:
Targa 1: Cechic Martin/ Baukomb. 7/07/ 4. 9. 1918.
Targa 2: N. 329/ SOLD. I/ FUMA JANOS/ M. 27. 8. 18.
Targa 3: Ho[…]/ Keki hadilhaus(?)/ Honv. Rgt. 3/ + 11. 05. 1918
Targa 4: N./ MILITARE VITTIMA/ DEL DOVERE NON/ IDENTIFICATO.
Targa 5: N. 281/ SOLD./ GREKA JSZPAZ/ M. 10. 9. 1918.
Targa 6: N. 139 I/ SOLD./ VOKOV JOSEF/ M. 23. 8. 18.
Targa 7: N. 392/ SOLD./ TIKOMAIER JAKOB/ M. 7. 10. 18.
Targa 8: N. 278/ SOLD./ ILLEGIBILE.
Targa 9: N./ MILITARE VITTIMA/ DEL DOVERE NON/ IDENTIFICATO.
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