Giovani Artisti Internazionali

VITTORIO VENETO DIVENTA LABORATORIO SPERIMENTALE DI DIALOGO ARTISTICO TRA I PAESI PARTECIPANTI AL PRIMO CONFLITTO MONDIALE

Vittorio Veneto torna a far parlare le tante lingue dei popoli del conflitto, torna ad essere internazionale - come era necessariamente in quei giorni tristi e cruenti - grazie al progetto Giovani Artisti Internazionali ideato, nell’ambito del programma “1918. Quando scoppia la pace”, da Villaggio Globale International e curato da Dimitri Ozerkov, che è anche Capo dipartimento d’Arte Contemporanea del Museo Statale Ermitage e responsabile del progetto XX/XXI del museo di San Pietroburgo.
Oggi le voci non sono quelle dei combattenti, ma quelle dei giovani artisti chiamati a riflettere e confrontarsi attraverso la propria creatività sul tema del rapporto tra conflitto e pacificazione: “Quando scoppia la pace”.
Vittorio Veneto diventa laboratorio sperimentale per il dialogo artistico tra 12 dei Paesi che parteciparono al primo conflitto mondiale, con l’obiettivo di promuovere un progetto collettivo che si fa arte pubblica.
Scultura, pittura, fotografia, installazioni artistiche, videoarte, performances e altro: tante le forme espressive scelte dai protagonisti di questa manifestazioni, che sono artisti con un ampio curriculum alle spalle, già famosi a livello internazionale.

Una scelta di grande respiro quella operata dal curatore russo che, oltre alla sensibilità alla tematica, ha voluto garantire l’eterogeneità dei linguaggi artistici e soprattutto un altissimo livello della manifestazione, già ribattezzata la “Centennale d’Arte,” con evidente richiamo alla Mostra Internazionale d’Arte di Venezia e con una prospettiva importante per il futuro.

I giovani artisti, dopo aver esplorato la città e i luoghi del fronte in estate, hanno elaborato un’opera da installare o posizionare in un luogo in città, al fine di creare un percorso artistico urbano, una mostra diffusa che verrà inaugurata il 4 novembre 2018, in occasione delle cerimonie commemorative di chiusura del Centenario.

Ad accompagnare la permanenza degli artisti a Vittorio Veneto ma soprattutto a “registrare” le loro mosse e le loro impressioni, ci sono i giovani vittoriesi che partecipano al progetto di video-storytelling dedicato al Centenario e inserito nel programma” 1918. Quando scoppia la pace”.

Questi i 13 artisti selezionati:

DARIO AGRIMI (ITALIA)

(1980) Artista pugliese eclettico, nato ad Atri, opera nel campo dell’arte contemporanea con opere di carattere concettuale. Spazia dalla pittura all’installazione prediligendo anche il campo fotografico, scultoreo e video. Le sue ultime sperimentazioni sono il frutto di una ricerca maniacale volta alla perfezione, mette in scena un iperrealismo che amplifica le emozioni e riduce la distanza tra realtà e finzione. Ha partecipato a numerose esposizioni collettive e personali in gallerie ed istituzioni di varie città, in Italia e all’estero, tra cui la 54ma Biennale Internazionale d’Arte di Venezia. Recentemente è stato ospite, con diverse mostre tra cui una mostra personale, presso la Fondazione Museo Pino Pascali. Ha collaborato con una nota multinazionale inglese per la realizzazione della campagna pubblicitaria del 2014 che ha goduto di visibilità mondiale. Negli ultimi mesi è stato impegnato in diverse fiere internazionali d’arte contemporanea in Europa.
http://www.agrimidario.com

ANAIS CHABEUR (FRANCIA)

(1992). Anais è un’artista parigina che vive a Gent e attualmente frequenta il programma di residenza HISK (Hoger Instituut Voor Schone Kunsten).
La sua produzione è multiforme, utilizzando la videoarte, fotografia, la scrittura e la scultura. Anaïs Chabeur mette in discussione la reminiscenza, il suo lavoro cerca di dare presenza al vuoto, mostra l’inafferrabile: quegli spazi interstiziali dove i fluidi e le energie si scambiano e la materia è in movimento.
Per lei, la memoria è organica, permeabile, una contrazione del tempo e dello spazio in cui possiamo viaggiare. Anaïs Chabeur offre narrazioni accuratamente distillate nei suoi pezzi. Spesso hanno un forte aspetto sensoriale e interrogano la nostra relazione con il tempo, la morte e i rituali che scandiscono la nostra esistenza.
http://www.anaischabeur.com

L'artista è sostenuta dall'erogatore liberale Irinox S.p.A.

Irinox è riconosciuta in tutto il mondo come specialista degli abbattitori rapidi di temperatura e surgelatori.
Pioniere nell'introdurre i concetti di freddo rapido e conservazione di alta qualità nel mondo della ristorazione, della pasticceria e della gelateria, Irinox ha sempre creduto nella continua ricerca e nel miglioramento delle tecnologie della perfetta conservazione. Innovatrice nello spirito, nel corso degli anni ha sviluppato una serie di prodotti sempre all'avanguardia proponendo concetti rivoluzionari che hanno dettato gli standard del mercato.

ANDREY KUZKIN (RUSSIA)

Andrey Kuzkin (1979) è un artista russo residente a Mosca già particolarmente affermato. Ha lavorato come grafico dal 1992 al 2006, per poi dedicarsi definitivamente alla carriera di artista. Nel 2006 è diventato membro dell’Unione degli Artisti di Mosca e da allora ha partecipato a numerose mostre collettive e personali. Artista concettuale ha anche partecipato a una collettiva in Italia, al Centro Pecci a Prato - La fine del Mondo e nel 2017 nell’ambito del partenariato con il centro di arte contemporanea russa Cosmoscow e la Galleria di Stato Tretyakov, una serie di sue opere sono entrate a far parte della collezione permanente dell’importante museo russo. Famoso è diventato il suo lavoro “Il fenomeno della natura, o 99 paesaggi con alberi” - che sta mettendo in scena in tanti luoghi e in diverse condizioni climatiche nel mondo mirando a raggiungere i 99 “paesaggi”.. - nel quale Kuzkin, nudo, si mantiene in verticale con il capo a terra. La performance più recente è stata ad Amburgo, la più ostica quella in Antartide durata solo 10 minuti. In una dichiarazione sul suo lavoro, Kuzkin ha precisato che “idea del progetto è ricordare che un essere umano è un essere naturale, come un albero. Vivendo nelle metropoli circondati da oggetti e accessori stiamo dimenticando questa realtà”. Prima di iniziare “99 Landscapes”, il lavoro più sensazionale di Kuzkin è stato “Circle-wise” del 2008, in cui ha camminato in una pozza di cemento, legato a un paletto.
http://www.open-gallery.ru/text/artists/kuzkin_andrey?version=EN

L'artista è sostenuto da due erogatori liberali: De Luca Servizi e Ambiente e Filatura di Vittorio Veneto

La Filatura di Vittorio Veneto srl nasce nel 1984 in zona industriale a S. Giacomo di Veglia comune di Vittorio Veneto. La nostra azienda è specializzata nella produzione di filati cardati di alta qualità e collaboriamo con sensibilità ed entusiasmo con i nostri clienti che forniscono i maggiori brand del Made in Italy e internazionale.

PHILIP TOPOLOVAC (CROAZIA)

(1979) ha studiato all’Universität der Künste di Berlino dal 2001 al 2008 con Christiane Möbus e da allora ha ricevuto numerosi premi e borse di studio.
A Berlino, dove vive e lavora, nel 2007 Topolovac ha co-fondato l’iniziativa artistica TÄT, uno showroom che è gestito come una galleria espositiva dai diplomati della sua ex università UdK, divenuto uno degli più effervescenti luoghi di progettualità della città tedesca.
Numerose le residenze d’artista in Italia, Stati Unti, Repubblica Ceca. Le sculture e gli oggetti di Topolovac hanno le loro origini nello spazio, nella terra e nella realizzazione di scavi. Un artista che, intersecando strettamente la dimensione del paesaggio con quella della fotografia, appare interessato a disseppellire ciò che è stato nascosto e scartato, rivelando così una serie di materiali del passato che erano stati dimenticati, con le loro associazioni emotive.
http://www.philip-topolovac.com

L'artista è sostenuto dall'erogatore liberale Podere Sapaio S.a.s.

BILL BALASKAS (GRECIA)

(1983) È un artista, scrittore e accademico che lavora con diversi media. È nato a Salonicco, dove ha studiato economia, prima di trasferirsi nel Regno Unito per studiare arte. Il suo background ha influenzato in modo significativo la sua pratica artistica, soprattutto a partire dallo scoppio della crisi finanziaria globale del 2008, che ha funto da catalizzatore per la crisi socio-economica greca in corso. Ha conseguito un dottorato di ricerca in Critical Writing in Art & Design del Royal College of Art e un MA in Communication Art & Design dello stesso college. Le sue opere sono state ampiamente esposte a livello internazionale, in oltre 130 mostre personali e collettive. Nel marzo 2018, è stato selezionato come uno dei quattro vincitori dello European Investment Bank Institute Artists’s Development Awards. Inoltre, ha ricevuto nomination per l’AUDI Art Award of Art Cologne per il giovane artista più innovativo (2013); Prix de la Jeune Scène Artistique Méditerranéenne della Fondazione Jean-Luc Lagardere / HYam (2014); e The Constance Fairness Foundation Prize (2015). Nel 2012, ha rappresentato il Regno Unito nelle Olimpiadi della Cultura di Londra e a Maribor, la capitale europea della cultura, con il suo video Parthenon Rising (2010). Inoltre, ha ricevuto incarichi per la produzione di nuove opere del Museu d’Art Contemporani di Barcellona (MACBA), della John Hansard Gallery, del Jewish Museum of London, di Animate Projects e di diverse biennali. Bill è professore associato presso la School of Art & Design della Nottingham Trent.
http://www.billbalaskas.com

L'artista è sostenuto dall'erogatore liberale Italparchetti S.p.A.

ZSOLT ASZTALOS - Zolt Asta (UNGHERIA)

Nato nel 1974, vive a Budapest. Si è diplomato al dipartimento di Pittura dell’Accademia di Belle Arti Ungherese. La sua arte si concentra sul passato da diversi punti di vista, utilizzando una grande varietà di forme creative: installazione, video, fotografia, grafica, ecc. Zsolt Asztalos ha esposto in Ungheria e in tutta l’Europa. Ha rappresentato l’Ungheria alla 55ma Biennale di Venezia con il suo progetto “Fired but Unexploded”.
https://www.zsoltasztalos.com

L'artista è sostenuto dall'erogatore liberale Diemmebi S.p.A.

“Produciamo disegno industriale in Italia e lo esportiamo in tutto il mondo”. Dal 1983 progettiamo arredi che accompagnano l’evoluzione del modo in cui le persone condividono gli spazi collettivi e gli uffici. Collaborando con designer internazionali abbiamo ottenuto importanti riconoscimenti internazionali quali l’ADI design Index e il Gold Award del NeoCon.

NINA IVANOVIC (SERBIA)

(1986) Nina si è laureata nel 2010 presso la Facoltà di Belle Arti di Belgrado, Dipartimento di Pittura. Da maggio 2012 fa parte del team di U10 Art Space, organizzando, progettando e promuovendo spazi e mostre. Vive e lavora a Belgrado. Ha presentato il suo lavoro (che comprende scultura, disegno e fotografia) in numerose mostre nazionali e internazionali . Nina ha tenuto importanti mostre personali presso la Fortezza di Belgrado (2012) e la Chaos Gallery (Belgrado, 2016). Nel periodo 2007-2010, Nina è stata membro dell’Associazione Culturale Indipendente e alla fine del 2013 è svolto una residenza artistica al Centro Glo’Art, in Belgio. Come studente, Nina ha vinto il premio di Facoltà di Belle Arti per il disegno e in seguito, come artista affermata, il Premio Vladimir Veličković 2014 per il disegno.
http://contemporarybalkanart.com/portfolio/nina-ivanovic/

L'artista è sostenuta dall'erogatore liberale Savno S.p.A.

JOHANNA JAEGER (GERMANIA)

(1985) è artista con sede a New York e Berlino. Johanna lavora con la fotografia installativa e affronta le abitudini percettive creando ritratti inaspettati di situazioni banali nel suo studio. Ha conseguito il Bachelor of Fine Arts all’Università delle Arti di Berlino (2010) e il Master of Fine Art all’Hunter College di New York (2014).
Usa la fotografia con finalità scultoree e sviluppa il suo lavoro lungo una serie di traiettorie che sono sempre in stretto contatto con una caratteristica fondamentale della fotografia: la relazione con lo spazio e con il tempo.
http://www.johannajaeger.de

L'artista è sostenuta dall'erogatore liberale Associazione Rotary Club distretto 2060

Il Rotary, fondato nel 1905 e attualmente composto da più di 1.200.000 soci nel mondo, è una delle più grandi e prestigiose associazioni di servizio solidale, sociale e culturale, che mira a favorire e migliorare le condizioni di vita nella società attraverso alcune specifiche aree di intervento: promozione della pace e risoluzione dei conflitti, prevenzione e cura delle malattie, disponibilità di acqua e miglioramento delle condizioni igienico-sanitarie delle popolazioni più povere, tutela della salute materna e infantile, alfabetizzazione, promozione dello sviluppo economico, comunitario e della protezione ambientale attraverso uno sviluppo sostenibile. Fortemente radicato nel territorio con i suoi numerosi Clubs promuove inoltre service in favore delle comunità locali.

ALICE CUNNINGHAM (GRAN BRETAGNA)

(1983) è un artista molto duttile capace di lavorare con sensibilità attraverso molti mezzi. È ugualmente appassionata alla concettualità e materialità nel suo lavoro. Laureatasi nel 2006, Cunningham ha lavorato ed esibito in tutto il Regno Unito, Europa, Asia e Africa. Nel 2010 è stata selezionata per rappresentare il Regno Unito nella prima Biennale di giovani artisti britannici in Europa. Alice ha tenuto conferenze in Belle Arti presso le università di tutto il Regno Unito e collabora con enti di beneficenza che organizzano eventi creativi per coinvolgere gruppi difficili da raggiungere o emarginati. Ha partecipato nel 2014 alla mostra d’arte pubblica “Art, Cities, Landscape” ad Amiens, in Francia, dove ha lavorato con un paesaggista per trasformare un’isola nel fiume Somme. Dopo aver passato un mese nel 2007 a intagliare il marmo in Zambia, nel 2014 Alice è stata selezionata dalla Royal Society of Sculptors per una residenza di tre mesi a Pietrasanta, in Italia, per sviluppare il suo lavoro sul marmo. Nel 2015 Alice è stata premiata con un Master in Belle Arti con lode presso l’Università del Galles e ha avuto la sua prima mostra personale presso la Royal Society of Sculptors, a Londra. Nel 2016 è stata eletta per far parte del consiglio della Royal Society of Sculptors. Al momento sta lavorando su un progetto dal titolo “Come si presenta il cambiamento climatico” con l’Università di Bristol, School of Earth Sciences.
http://www.alicecunningham.co.uk

L'artista è sostenuta dall'erogatore liberale Ristorazione Ottavian S.p.A.

CHRISTIANE PESCHEK (AUSTRIA)

(1984) Nata a Salisburgo, vive a Vienna. Christiane Peschek è un'artista della fotografia. Il processo del suo lavoro è guidato dal fallimento del perfetto quadro fotografico e dall'esplorazione della realtà visiva. In parte biografico, in parte come osservatore dall'esterno, cerca codici e ruoli di intimità visiva. Suoi riferimenti sono Jaques Lacan e Jorge Luis Borges, che mettono entrambi in discussione la definizione di realtà e la sua costruzione. Ripensando la produzione di immagini fotografiche, Christiane si concentra sull'espansione della presentazione del contenuto visivo, cerca nuove possibilità per mostrare il suo lavoro estendendo l'immagine dalla sua superficie bidimensionale convenzionale a testo, oggetti e odori. Attraverso la ricostruzione delle immagini è di fronte all'assenza, fisica, emotiva o visiva. Vedendo la fotografia come un frammento temporaneo di una realtà costruita estrae il contenuto dell'immagine dalla sua dichiarazione eterna per creare trasformazioni con contesti di percezione ibridi.

http://www.christianepeschek.com

SARAH SMOLDERS (BELGIO)

Sarah Smolders riflette lungamente su luoghi specifici del sito in cui ha operato. Dopo che un lavoro è finito, Sarah documenta sistematicamente il luogo, mantenendo un’immagine residuale che può essere ricollocata nel suo operare. Un aspetto intrigante di questo processo creativo è la sua continua ri-presentazione, reframing e re-staging di queste immagini di riposo nel presente. Nei suoi interventi in situ una sorta di trompe l’oeuil diventa visibile, evocando la cristallizzazione di quello spazio, in equilibrio tra apparire e scomparire.
L’esercizio concettuale della ri-presentazione dei luoghi è iniziato nel 2011, quando ha preso il via la serie infinita Studio Floor: ogni anno l’artista belga copia il pavimento del suo studio in scala uno a uno, compiendo quasi un’indagine “archeologica” delle tracce e delle macchie del suo lavoro annuale. La Smolders è anche interessata all’utilizzo della vernice come materialità. Concentrandosi sulle procedure chimiche di miscelazione di pittura ad olio, pittura acrilica, vernice, vernice spray ecc.
http://www.sarahsmolders.be

L'artista è sostenuta dall'erogatore liberale TMCI Padovan S.p.A.

Dal 1919 TMCI Padovan è un’azienda che ha fatto la storia del settore delle food and beverage technologies. In molti campi di applicazione, ad esempio filtrazione e scambio termico, Padovan è diventato sinonimo stesso della categoria prodotto. L’azienda ha attraversato varie fasi, senza mai perdere di vista il focus sulle tecnologie alimentari e la propensione all’innovazione. In particolare negli ultimi anni, l’azienda ha impresso una forte accelerazione verso la ricerca e sviluppo, investendo in ambiti di frontiera tecnica e tecnologica. Per continuare ad essere punto di riferimento nel mercato, per i clienti di tutto il mondo. TMCI Padovan, da 100 anni, proiettata verso i prossimi 100.

ANNA HULACOVÁ (REPUBBLICA CECA)

(1984) nata a Sušice, vive e lavora a Praga. Nel suo lavoro esplora il modo in cui l’arte popolare - che riflette i bisogni umani, e dovrebbe quindi essere la base della nostra cultura - è diventata territorio esotico nel 20 ° secolo. Con un occhio verso le questioni della cultura nazionale e della società globalizzata, il XXI secolo cerca (nel peggiore dei modi) di estrarre ciò che resta della cultura popolare e (nella migliore delle ipotesi) per trovare una nuova relazione con essa. Il modernismo e le avanguardie, cui il 21 ° secolo si attacca come le sue radici riscoperte, rappresentano una tappa del viaggio di ritorno all’arte popolare. Questa situazione si riflette nell’arte di Anna Hulacová, che pone grande enfasi su opere artigianali, principalmente scultoree, su materiali che enfatizzano le radici naturali e tradizionali e su tecniche che riflettono un senso di sofisticazione, logica e simbolismo dell’arte popolare. I suoi interessi includono anche la scultura devozionale, il cristianesimo e le culture delle popolazioni indigene, ma anche i temi della casa e della famiglia, con cui la società industriale e postindustriale ha perso il contatto. Lo studio di Hulacová sull’etnografia e sul passato non è solo una spedizione esplorativa o una regressione culturale: il suo scopo è trovare nuove possibilità per l’emozione e la spiritualità nell’arte, tuttavia molte di queste formulazioni suoneranno pretenziosamente sincere per l’intelletto moderno.
http://huntkastner.com/artists/anna-hulacova/

L'artista è sostenuta dall'erogatore liberale Unindustria Treviso.

Fondata nel 1945, Unindustria Treviso (www.unindustria.treviso.it) è l’Associazione delle imprese industriali della provincia trevigiana, che offre rappresentanza, consulenza e assistenza in tutte le aree di gestione d’impresa e nella realizzazione di progetti di sviluppo per le aziende e il territorio. Per numero di soci è tra le principali Associazioni di Rappresentanza del Sistema Confindustria, con oltre 2.200 imprese associate per 95mila dipendenti. (Per approfondire la conoscenza delle imprese trevigiane (www.italyzoome.it). Presidente di Unindustria Treviso è, dal 2014, Maria Cristina Piovesana titolare di A.L.F. S.p.A., azienda del settore arredamento. Direttore Generale è Giuseppe Milan.

DOPLGENGER (ISIDORA ILIC & BOSKO PROSTRAN) (SERBIA)

Doplgenger è un duo di artisti formato da Isidora Ilic e Boško Prostran di Belgrado. Doplgenger si propone nel campo della videoarte, ma anche della ricerca della scrittura e in ambito curatoriale, affrontando il rapporto tra arte e politica. Decostruiscono il mezzo cinematografico, il linguaggio, la struttura e le nozioni di testo per scoprire i modi in cui le immagini in movimento partecipano alla creazione della realtà politica, affidandosi alla tradizione di film e video sperimentali, intervengono sui prodotti multimediali esistenti. Sebbene i loro mezzi di comunicazione principali siano le immagini in movimento, il loro lavoro viene realizzato attraverso la scrittura, le installazioni, le esibizioni, le conferenze e le discussioni. Tutti questi media sono trattati nella loro materialità in relazione ad altri media e come portatori di significati che riflettono la struttura della realtà sociale e politica. Il loro lavoro è stato esposto a livello internazionale presso prestigiose istituzioni come il Museo Wiesbaden, il Kunstmuseum di Bonn, il Centre Pompidou a Parigi, lo Stedelijk Museum Bureau di Amsterdam, l’Osage Gallery di Hong Kong, ecc.I film di Doplgenger sono stati selezionati per festival del cinema come International Film Festival Rotterdam, Seattle International Film Festival, Kassel Documentary Film Festival VIDEFORMES a Clermont-Ferrand, Festival Immagini Contre Nature a Marseill e molti altri. Doplgenger ha anche vinto il premio Serbian Politika per la migliore mostra del 2015.
http://www.doplgenger.org