La Filanda
L’operazione della trattura (detta comunemente filatura) consiste nel trarre, appunto, dai bozzoli un filo di seta continuo e dallo spessore costante unendo più bave non sufficientemente resistenti per essere utilizzate singolarmente.
Tale operazione è rimasta un’attività di carattere domestico e artigianale fino alla fine del XVIII secolo, quando hanno iniziato a essere costruiti i primi stabilimenti meccanici di filatura. A Vittorio Veneto le prime filande risalgono agli inizi dell’Ottocento.
Il lavoro stagionale all’interno di queste strutture ha rappresentato una risorsa importante per numerose generazioni di donne. Oltre al fondamentale contributo apportato a una economia agricola di sussistenza, la vita da operaie, pur dura e faticosa, ha permesso di sperimentare forme nuove di socialità e di affermare la consapevolezza della forza del mondo femminile. Entrando in filanda giovanissime, le operaie accedevano progressivamente ai diversi livelli di lavoro: scoatína, ingropína e mistra; solo le più attente e capaci arrivavano però a questo ultimo grado di filatrice.