Vittorio Veneto al Pentagono

Il 12 ottobre a Washington si è tenuta un evento di irripetibile portata internazionale.

Al Pentagono,  per la prima volta in assoluto, si è inaugurata una mostra fotografica dal titolo War&Art organizzata dalla ambasciata italiana a Washington che ha portato materiale proveniente da prestigiose istituzioni italiane: l’Istituto per la Storia del Risorgimento italiano di Roma, il Museo della Battaglia di Vittorio Veneto, il Museo Hemingway di Bassano del Grappa e l’U.S. 332nd Infantry Regiment WW1.

Il Pentagono non aveva mai ospitato una mostra italiana sino ad ora; una mostra che ha ricevuto apprezzamenti già dai primi visitatori tra i quali il Ministro Pinotti che l’ha visitata in fase di allestimento.

La mostra vuole raccontare attraverso una selezionata serie di fotografie il tema del salvataggio delle opere d'arte durante la grande guerra su territorio italiano, portata a buon fine anche grazie al prezioso contributo del contingente americano.

All'inaugurazione l’On. Theodore Sedgwick, Commissario della U.S. WW1 Centennial Commission ha decisamente rimarcato il profondo legame tra gli Stati Uniti e l’Italia, legame che ha iniziato a costruirsi proprio durante la Prima Guerra Mondiale con la presenza di reggimenti americani sul fronte italiano dopo Caporetto e quindi anche in terra veneta.

L’Ambasciatore italiano a Washington, Armando Varricchio ed il curatore della mostra prof. Renato Miracco, hanno raccontato poi il faticoso ma costruttivo iter organizzativo di questa mostra, tenuto conto del sito così “blindato” e delle complesse procedure diplomatiche. Ma alla fine il risultato c'è stato. Ed è  sicuramente di rilievo.

Vittorio Veneto è quindi rappresentato in questo evento espositivo da un nutrito e significativo corpus di immagini fotografiche del fondo della collezione Luigi Marzocchi provenienti dal Museo della Battaglia. Le immagini raccontano alcuni momenti significativi del salvataggio di opere d'arte, soprattutto del Canova dalla gipsoteca di Possagno, rese ancor più “vive” grazie alle iscrizioni autografe riportate in calce alle foto dallo stesso Marzocchi, reporter ufficiale per l'esercito italiano sul fronte di guerra. L'originalità e qualità del materiale del Museo della Battaglia è stato particolarmente apprezzato dagli organizzatori che lo hanno sottolineato nei loro interventi.

Il 12 ottobre, oltre alla inaugurazione al Pentagono della mostra che rimarrà allestita per un anno intero, si è tenuta anche la presentazione del catalogo presso l’Auditorium dell'Ambasciata italiana a Washington.

Alla presentazione del catalogo sono intervenuti tutti i protagonisti di questo importante evento; per Vittorio Veneto il Sindaco Roberto Tonon, l'Assessore alla Cultura Antonella Uliana e il Direttore del Museo della Battaglia Maria Cristina Scalet.

Il catalogo, in doppia lingua italiano-inglese, è stato curato sempre dal prof. Miracco e Vittorio Veneto ha ricevuto un prestigioso riconoscimento attraverso le immagini del museo della battaglia sia in copertina che sul retro copertina.

Il catalogo, inoltre è stato completamente finanziato grazie a due sponsor, il Consorzio Prosecco DOC di Treviso e Junior srl di Mareno di Piave coinvolti proprio dall’Amministrazione di Vittorio Veneto.

Un grande risultato, quindi, grazie al costante sforzo, lavoro e caparbietà del Comune di Vittorio Veneto nel condurre un processo organizzativo complesso e con istituzioni così lontane.

Ma alla fine il risultato straordinario della presenza di Vittorio Veneto negli Stati Uniti d’America, all'interno del Pentagono e sotto l'egida dell’Ambasciata Italiana appaga tutte le fatiche.